Più grande, hi-tech e solo ibrida - VIDEO


Data inizio: 27-08-2025 - Data Fine: 27-10-2025


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La T-Roc si è allungata non poco, di una dozzina abbondante di centimetri, arrivando a 4 metri e 37 e ampliando leggermente anche il bagagliaio, per una capacità nominale di 465 litri. Malgrado ciò, la T-Roc ha mantenuto il suo marchio di fabbrica, ovvero un profilo quasi da Suv-coupé, che ora si accompagna a linee più morbide e lamierati più affusolati. Rispetto alla vecchia generazione, forse, un pizzico di personalità è andata persa, specie nello sguardo, lasciando spazio a stilemi certamente più contemporanei e firme luminose incisive, che avvicinano la T-Roc a modelli come Tayron o ID.7. Per la prima volta si possono avere, su questo modello, dotazioni come i fari a matrice di Led IQ. Light, logo Volkswagen illuminato e i cerchi da 20 pollici.

Se gli esterni si evolvono, gli interni cambiano letteralmente registro, con un'impostazione profondamente diversa rispetto al modello uscente, sulla scia delle Volkswagen più recenti. Configurata al suo massimo, la nuova T-Roc schiera al ponte di comando l'head-up display (prima non disponibile), una strumentazione digitale da 10 pollici di diagonale e un touch screen centrale che, in base agli allestimenti, è da 10,4 o 12,9 pollici. Quanto a finiture, la plancia è rivestita da un tessuto tecnico, mentre i pannelli porta sono foderati di pelle traforata retroilluminata da una luce ambiente. Il restyling degli interni impatta anche sull'ergonomia, con le maniglie delle porte ora integrate nei braccioli e la leva di comando del Dsg dislocata sullo sterzo. Interessante, poi, l'evoluzione del rotore sul tunnel centrale, che consente di regolare il volume dell'audio, i profili guida e le “atmosfere” preconfigurate: da una versione totalmente analogica si è passati a una analogico-digitale, un comando simile a quelli già visti sulla Tiguan o sulla Skoda Kodiaq, per dirne due.

La vera rivoluzione sta però nel cofano. Sin qui mai elettrificata, nemmeno con l'ibrido leggero, la T-Roc è offerta ora con una gamma di motori completamente ibrida. Abbandonato il diesel, le versioni di lancio sono mild hybrid a 48 volt, entrambe basati sull'1.5 litri della famiglia di motori EA211 (reduce da un ulteriore fine tuning nell'ottica di una maggiore efficienza) e abbinati al cambio automatico Dsg a 7 rapporti. L'entry level eroga 116 cavalli e 220 Nm di coppia, mentre l'eTSI più potente tocca i 150 CV e 250 Nm, con il sistema mild hybrid che mette a disposizione temporaneamente un surplus di 19 cavalli e 56 Nm. Ma la novità più grossa arriverà nel 2026, quando seguiranno due versioni full hybrid: un sistema al debutto assoluto, i cui dettagli non sono ancora stati svelati del tutto. Sappiamo soltanto che il powertrain sarà declinato in due versioni da 136 e 170 CV, conditi da 306 Nm di coppia. Non pervenuti, al momento, i plug-in da oltre 100 km di autonomia in elettrico della cugina Golf 8 di altri modelli del marchio, ma a partire dall'anno prossimo entrerà a listino anche una variante integrale 2.0 litri benzina mild hybrid da 204 CV. Previsto anche il remake della cattiva T-Roc R.

La Suv di Wolfsburg ha fatto passi in avanti anche sul fronte degli Adas. Il Travel assit, optional, supporta ora il cambio di corsia automatico e migliora le funzioni predittive. Per la prima volta, poi, sulla T-Roc c'è il Park assist pro: l'auto si può comandare via smartphone ed è in grado di apprendere alcune manovre per poi realizzarle in modo automatico.




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