Non è un mistero che la Renault Symbioz condivida gran parte della base con la Captur. Le due auto sono identiche fino al montante posteriore e poggiano sulla stessa piattaforma CMF-B. Cambia però la coda, allungata per ricavare un bagagliaio da ben 624 litri, che rappresenta uno dei plus più concreti di questo modello. A circa un anno dal lancio è tempo di aggiornamenti per la crossover francese, ma dove l'occhio non arriva, cioè dentro al cofano: a listino il nuovo 1.8 full hybrid da 160 CV manda in pensione il precedente 1.6 da 145.
Più grinta. Per chi ancora non la conoscesse bene, la Renault Symbioz è una delle ultime proposte in fatto di Suv compatti della Casa della Losanga. È lunga 4,41 metri (più compatta di una quindicina di centimetri rispetto alla concorrenza di segmento C) ma, come detto, con un bagagliaio tra i più capienti della categoria con i cinque posti in uso. Come detto, da oggi la Symbioz si potrà avere anche con il nuovo 1.8 full hybrid da 160 CV, evoluzione del già noto sistema E-Tech: un aggiornamento che migliora soprattutto la brillantezza in ripresa, sempre tenendo a bada sia i consumi, sia le emissioni. Già ordinabile in quattro allestimenti, la "nuova" Symbioz parte da 32.450 euro, che possono salire fino a 37.000 per la più ricca Iconic.
Spinta dove serve. L'adozione del powertrain full hybrid da 160 cavalli cambia il carattere dell'auto. Lo spunto è un po' più deciso, la risposta dell'elettrico più pronta, e l'abbinamento con il motore termico – come detto un 1.8 aspirato quattro cilindri a ciclo Atkinson – avviene in modo più fluido. Il merito va anche alla nuova trasmissione Mutimode, che in quest'ultima versione guadagna un attuatore in più che velocizza i passaggi di marcia. All'atto pratico non c'è un cambiamento profondo, ma un affinamento che ha in parte ridotto l'effetto di trascinamento tipico di questo tipo di trasmissione, soprattutto quando si affonda il piede con decisione.
Consuma poco. Il sistema ibrido resta quello che abbiamo già conosciuto su tanti modelli del marchio, di tipo serie-parallelo ma che ora sfrutta una batteria da 1,4 kWh in luogo dei precedenti 1.2, con prevalenza dell'elettrico in città. Proprio in ambito urbano l'erogazione è silenziosa e scorrevole, mentre in extraurbano si apprezza un allungo un po' più vivace. Lo 0-100 scende sotto a 9,1 secondi (contro i 10,6 del motore precedente) e i consumi reali sono sempre contenuti: si viaggia facilmente oltre i 20 km/l, con punte di 23 in città. Il tasto “Save” permette anche di preservare la carica della batteria, per usarla successivamente.
C'è anche la mild. All'1.8 full hybrid si affianca il nuovo mild hybrid 1.3 quattro cilindri turbo da 140 CV disponibile, per il momento, solo con la trasmissione manuale (da settembre anche automatica). Un motore interessante che abbassa di circa 4.000 euro il prezzo d'attacco della Symbioz.