È di Lando Norris il giro più veloce della seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna. Lando porta la McLaren dove i tifosi inglesi speravano di vederla fin da subito, ossia in cima alla classifica. Con un tempo di 1'15”816 ottenuto su gomma soft, l'inglese rifila distacchi pesanti agli avversari e fa sembrare facile un giro che in realtà è stato chirurgico. Il cronometro dice sette decimi più veloce della pole del 2023. È il segnale che il weekend, per ora, parla papaya.
Ferrari resta in scia, Leclerc cauto. La Ferrari, però, c'è. Dopo aver comandato le FP1 con Hamilton, le SF-25 si confermano come le prime inseguitrici, con Charles Leclerc secondo e autore di un buon passo gara, nonostante un avvio forse troppo spinto nella simulazione long run. Il monegasco non ha sfruttato al massimo la gomma nuova, ma resta lì, a poco più di due decimi da Norris. Hamilton è terzo, distanziato di meno di un decimo: segnale che qualcosa nella SF-25 sembra cominciare a piacergli davvero, specie con il nuovo fondo che ha allargato la finestra d'utilizzo delle coperture.
Verstappen: il giro non c'è, il passo forse sì. Max oggi ha chiuso la giornata in quinta posizione e prova a risalire dopo le prime libere opache. Sceglie un'ala più scarica e aumenta il camber, ma la Red Bull continua a non dargli fiducia in inserimento e trazione. Sul giro secco paga mezzo secondo, troppi per nascondersi dietro al talento. Sul long run, però, la RB21 sembra risvegliarsi, anche se l'equilibrio resta lontano. Il quattro volte campione del mondo ha diviso i box, nella prima sessione, con un altro giovane talento di cui sarebbe meglio imparare presto il nome: Arvid Lindblad. Nato a Londra nel 2007, questo ragazzino non ancora maggiorenne è il nuovo pupillo di Milton Keynes e promette particolarmente bene. Oggi ha fatto il suo debutto nel corso di un weekend ufficiale, prendendo il posto di Tsunoda.
Così in Top 10. Il leader della classifica chiude con un distacco di 470 millesimi dal compagno: l'australiano non trova un giro pulito nella simulazione qualifica, ma tiene botta nel ritmo gara, restando agganciato a Norris. La MCL39, con l'ala posteriore più carica e il fondo vecchio, sembra aver trovato una quadra. La Mercedes non brilla. La W15 arranca e deve fare i conti con una concorrenza più incisiva. Kimi Antonelli, però, sorride: sesto tempo e davanti a Russell, che ha chiuso ottavo. Il bolognese rifila quasi due decimi al compagno e si prende una piccola rivincita interna. Settimo tempo per Lance Stroll. Il canadese è veloce sul giro secco, mentre Alonso, dodicesimo, preferisce concentrarsi sul passo gara. Chiudono la Top 10 le due Racing Bulls, con Hadar davanti a Lawson. Il team di Faenza trova un buon bilanciamento su entrambi i piloti, e la zona punti comincia a sembrare un obiettivo realistico.
A centro gruppo. Carlos Sainz non va oltre il 16esimo posto, ancora alle prese con un feeling non perfetto con la sua Williams, mentre Alexander Albon, undicesimo, dimostra che il team di Grove può essere ancora una mina vagante con poco carico. Gabriel Bortoleto migliora rispetto alla FP1 e chiude tredicesimo con la Sauber, davanti a un Hulkenberg ancora in fase di studio del nuovo pacchetto, dopo aver saltato le Libere 1. Yuki Tsunoda non va oltre la 15ª posizione. In casa Red Bull si vocifera che il rookie Lindblad, già in pista nelle FP1, abbia impressionato più del giapponese alla prima uscita ufficiale. Ma la vera crisi è in Alpine: Gasly è diciottesimo, Colapinto ultimo. L'argentino sembra già in bilico, ma con questa macchina anche un veterano farebbe fatica.
I risultati completi delle Libere 2 a Silverstone >>