Firmato il decreto sull'Alcolock: tutti i dettagli


Data inizio: 02-07-2025 - Data Fine: 02-09-2025


Foto (1)

Firmato il decreto che definisce le caratteristiche e le modalità di installazione dell'alcolock, il dispositivo introdotto nel nostro ordinamento con la riforma del Codice della strada entrata in vigore il 14 dicembre 2024 che impedirà l'avviamento del motore del veicolo se un guidatore già condannato per guida in stato di ebbrezza, ossia con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, risulterà avere un livello di alcol superiore a 0 g/l. In pratica, uno strumento anti recidivi: chi vorrà di nuovo mettersi al volante dopo una condanna, potrà farlo solo se sul veicolo sarà installato questo strumento e, ovviamente, solo se il test dell'alito sarà superato. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche.

Come un etilometro. Ogni alcolock dovrà rispondere alla norma europea EN 50436 sugli etilometri, dovrà essere omologato ai sensi del regolamento UNECE n. 10 e dovrà riportare marchio del fabbricante, tipo, numero di serie, versione del software, validità della taratura, marcatura dell'omologazione e marchio CE. Ogni produttore dovrà allegare a ciascun dispositivo le istruzioni di installazione e di uso e manutenzione con l'elenco dei modelli di veicoli sui quali potrà essere installato o, al contrario, non potrà esserlo. Sia questo elenco sia quello degli installatori autorizzati dovranno essere comunicati alla Motorizzazione civile, che li metterà a disposizione di tutti i cittadini sul portale dell'automobilista.

Taratura obbligatoria. Come accennato, prima di essere messo in commercio, l'alcolock dovrà essere testato secondo la norma EN 50436-1. Questa verifica dovrà essere effettuata da un laboratorio indipendente accreditato. Il certificato di taratura, con la durata della validità, dovrà essere allegato al dispositivo e tenuto a bordo del veicolo.

Su quali veicoli si potrà installare. In generale l'alcolock potrà essere installato sia su autoveicoli (autovetture e autocarri) già predisposti per la sua installazione, ossia dotati di specifica interfaccia, sia su veicoli che non lo sono (ricordiamo che l'obbligo di predisposizione è obbligatorio per le auto di nuova omologazione fin dal luglio 2022).

Installazione a cura di un'officina autorizzata. L'officina autorizzata dal produttore dovrà installare (ed eventualmente disinstallare) il dispositivo rispettando le indicazioni e le procedure stabilite. Dovrà poi applicare su di esso un sigillo autodistruttivo che ne impedisca l'alterazione o la manomissione. L'installazione e lo smontaggio non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a visita e prova, dunque non servirà alcun collaudo in Motorizzazione civile. L'installatore, però, dovrà consegnare al proprietario dell'auto, oltre alle istruzioni per l'uso e la manutenzione (comprese le informazioni sullo scarico dei dati rilevati e memorizzati), la dichiarazione di avvenuta e corretta installazione e il certificato di taratura con un intervallo di taratura valido, ossia con la data oltre la quale lo strumento dovrà nuovamente essere tarato da un laboratorio accreditato. Questi due documenti dovranno essere tenuti a bordo dell'auto in originale e mostrati in caso di controllo da parte delle forze di polizia.

 




Contattaci per maggiori informazioni