La microcar di Umberto Palermo spicca il volo


Data inizio: 15-05-2025 - Data Fine: 15-07-2025


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Si era fatta vedere per la prima volta in piena pandemia da coronavirus e più di qualcuno, all'epoca, l'aveva guardata con uno scetticismo che magari oggi si affretterà a rinnegare. Ma la Mole Urbana, eccentrico eppure concreto progetto di mezzo per la mobilità cittadina, è ancora qui a far parlare di sé. Anzi: è pronta per farsi vedere sulle nostre strade, dal momento che le intenzioni del suo ideatore, Umberto Palermo, hanno finalmente preso una forma definitiva.

Produzione entro fine 2025. Questo piccolo quadriciclo, grazie al supporto di investitori istituzionali e privati, andrà in produzione entro la fine di quest'anno nella fabbrica ex Stola di Orbassano, rilevata dal designer siciliano.  

Tutto "Made in Italy". "Ho fatto per anni il designer di elettrodomestici ed è un'esperienza di cui faccio ancora tesoro", rivendica Palermo, che ha costruito nel tempo una fitta rete di contatti nella "Fabriano valley", essenziali per dare sostanza alla Mole Urbana. "Il telaio in acciaio inox, l'abitacolo in estruso d'alluminio e le altre componenti arrivano a Orbassano dalle Marche. Tutta la macchina è made in Italy", sottolinea l'imprenditore, "tranne pochissimi particolari: i fanalini posteriori, che arrivano dalla Polonia, e le batterie, ovviamente cinesi".

L'ingresso di Cdp Venture Capital. Negli ultimi dodici mesi, l'iniziativa di Palermo ha attirato l'attenzione di partner importanti: è dello scorso dicembre la sigla di un accordo con il ramo Venture Capital di Cassa depositi e prestiti. "Hanno valutato la nostra azienda dieci milioni di euro e ne hanno rilevato il 20%, una stima certificata anche da Porsche Consulting, coinvolta per fare la due diligence", sottolinea Palermo. Ma non è l'unico nome pesante coinvolto nel processo di certificazione: dell'omologazione in categoria quadriciclo (L6 o L7) si occupa Dekra.

Una risposta (elettrica) alle kei car. Lunga appena 2,65 metri nella versione a passo corto (due posti) e 3,30 in quella con abitacolo lungo (disponibile a tre o quattro sedute), la Mole Urbana ha suscitato anche l'interesse di investitori privati (una cordata, anch'essa marchigiana, che ha nella sua compagine l'azienda di certificazione digitale Namirial ha rilevato un altro 10% delle quote), anche perché rappresenta una possibile risposta al bisogno di mobilità pratica e a buon mercato che in Giappone trova risposta nelle kei car.

Prezzi da meno di 12 mila euro. "Si tratta di un caso d'uso in cui l'elettrico ha piena ragion d'essere", sostiene Palermo, "vale a dire al servizio di un veicolo cittadino che non pesa tre tonnellate e ha un prezzo ragionevole". Un elemento, quest'ultimo, che costituisce un punto chiave del progetto: "Puntiamo a un valore d'attacco sotto i 12 mila euro, incentivi esclusi, e da lì in su fino a oltre i 20 mila. Crediamo che il mercato ci sia: partiremo con il lancio italiano a settembre, per commercializzare oltre 400 esemplari entro fine 2025 e produrne almeno 1.200 l'anno prossimo, commercializzandoli attraverso showroom ufficiali di note Case, come Smart, Mercedes, BMW e Audi. E se dovessimo arrivare a saturare Orbassano, partiremo con la produzione proprio a Fabriano, per le regioni del Centro-Sud e i mercati del Mediterraneo".




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