Niente hacker, la "colpa" sarebbe del fotovoltaico


Data inizio: 29-04-2025 - Data Fine: 29-06-2025


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Niente hacker, né maltempo: il vero "colpevole" del blackout in Spagna e Portogallo sarebbe la produzione solare. Il 28 aprile 2025 la penisola iberica è rimasta senza corrente, segnando il maggior blackout di sempre nella storia europea e causando gravi disagi anche ai costruttori di auto. Secondo Red Eléctrica, il gestore della rete spagnola, la causa principale è stata una perdita improvvisa di generazione elettrica, probabilmente da impianti fotovoltaici nel sud-ovest del Paese. In soli cinque minuti, la produzione solare è crollata da oltre 18 GW a 8 GW, destabilizzando la rete con milioni di persone al buio e trasporti e comunicazioni paralizzati.

Riparliamo del solare. Smentite le prime ipotesi circa un cyberattacco o fenomeni meteorologici insoliti, questo evento ha evidenziato ancora una volta le vulnerabilità di una rete elettrica fortemente dipendente da fonti rinnovabili intermittenti, come il solare, soprattutto in assenza di adeguati sistemi di accumulo. Il blackout infatti ha riacceso in tutto il continente il dibattito sulla necessità di investire in tecnologie di accumulo energetico e di garantire una maggiore stabilità alla rete, in un contesto di transizione verso un mix energetico più sostenibile.

Ritorno alla normalità. Ora la situazione si sta risolvendo: in Portogallo la rete è tornata stabile e in Spagna è stata ripristinata nel 99% del territorio. Nel dibattito politico spagnolo, però, sta andando all'attacco il Partido popular: l'opposizione chiede di ripensare al 2035 come anno di spegnimento del nucleare, che in Spagna pesa per il 19% della produzione elettrica.




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